mercoledì 29 agosto 2007

Da dove vieni?


Sempre all'esplorazione del 21CP (21st Century Punter), il mini sondaggio di questa settimana, pone l'attenzione su una domanda banale ma che tutti i punter sistematicamente pongono all'atto del primo contatto con la ragazza di turno ovvero: da dove vieni?

In alcuni casi la risposta è inequivocabilmente sinonimo di onestà da parte della tipa nel senso che molte, oltre a mettere annunci più o meno intriganti e foto strappate da altri siti web, mentono anche sulla propria nazionalità. Questo per una furberia da poco in alcuni casi, ma anche per un discorso di discriminazione al quale vanno incontro in funzione delle varie aree geografiche che frequentano.

Mi è capitato molte volte di avere a che fare con brasiliane che si spacciano per Venezuelane piuttosto che per portoghesi. Ora, io non sono un esperto in materia, ma per chi è un po' più ferrato di me e riesce a capire tranquillamente la differenze fra i due accenti, è come dire di essere bolognesi quando invece si è ciociari.

La cosa si complica e diventa più frequente quando si ha a che fare con una ragazza proveniente dall'Est Europa.

Dopo il crollo del muro di Berlino e lo smembramento dell'URSS, sono sorti tanti Stati-regione noti solo ai collezionisti di francobolli dei primi del novecento.

Ucraina, Lettonia, Lituania, Estonia, sono diventati dei veri e propri vivai di bellezze che, sempre vittime dei regionalismi, questa volta di casa loro, si sono spacciate e si spacciano tutt'ora semplicemente per russe.

Infine arriviamo ai mescolamenti tra romene, bulgare, ungheresi, moldave e ceche.

Qui veramente non si capisce nulla a meno che non si conosca qualche frase in madrelingua o che, per esperienza, si riconosca la differenza dei vari idiomi.

Quindi, prima di fare delle considerazioni un po' troppo personali che magari rimando al successivo commento dei risultati del sondaggio, vi invito ad esprimere la vostra preferenza di fronte a quattro annunci differenti, dei quali non si hanno altre informazioni se non la nazionalità della ragazza.

Buon lavoro!

martedì 28 agosto 2007

I risultati del sondaggio della settimana


E' passata un'altra settimana ed è tempo di raccogliere i dati relativi al sondaggio.

Come ricorderete, si chiedeva ai lettori quale fosse la caratteristica fondamentale che guidava alla scelta di una girl.

La prima risposta riguardava, può sembrare banale, l'aspetto fisico. Ben il 34% dei votanti si è espresso favorevolmente a indicazione che ancora una volta l'occhio vuole la sua parte.

A pari merito è giunta la scelta delle prestazioni fornite. Anche in questo caso guardando i risultati, questa opzione rappresenta una grossa discriminante nella scelta effettuata.

Stranamente giunge solo al terzo posto, con un 21% di preferenze, il giudizio degli altri a riprova del detto "de gustibus non disputandum est". Molto spesso, me ne sono reso conto personalmente con chi si confronta quotidianamente con me, è difficile avere la medesima sensibilità pur essendo di fronte alla stessa persona.

Infine, il rate.

Questa è veramente una sorpresa.

A quanto pare è vero nonostante tutto, che si è disposti a pagare bene per una ragazza bella e disponibile.

Il quadro che emerge da questo secondo sondaggio è che il nostro 21st CENTURY PUNTER oltre che ad essere consapevole del proprio ruolo, ha anche una idea ben precisa degli articoli che vuole acquistare e vuole rendersi partecipe della costruzione del prezzo di mercato.

domenica 26 agosto 2007

Figa da porco, figa da asporto

Questa mattina apro la casella di posta, ovviamente elettronica e mi ritrovo un bel racconto di un amico relativamente ad una sua esperienza vissuta in quel di Pisignano località a monte di Cervia, dove da tempo è aperto un trombodromo nel quale periodicamente si alternano girl di origine brasiliana.

Molte di queste hanno chassis di prima qualità, ma a quanto pare non hanno ricevuto scuola a sufficienza per esercitare degnamente la professione.

Sono stato tentato in più di una occasione di verificare di persona la qualità e gli standard del primo enttroterra cervese, ma la scarsezza di privacy offerta dalla location, mi ha sempre fatto desistere dall'incontrare alcuna pulzella residente.

Ma veniamo al racconto che provvedo a pubblicare per intero:

"Carichissimo per la buona esperienza avuta con Lara, decido che il momento ormonale mi è favorevole e pertanto decido di ripuntare sulla località di Pisignano che così grandi soddisfazioni mi ha dato neppure una settimana fa.
In realtà la mia idea era quella di testare una delle tre Marie del puttanodromo di Villa Inferno ma, ahimé, le tre supergnocche sudamericane durante la mattina evidentemente non prestano servizio.
Non potendo dedicarmi alle bellezze dei lidi, in quando vi sono buone probabilità che una volta sceso dalla macchina per dirigermi presso la location della girl incontri uno dei miei 120 clienti, uno dei mie 240 amici e conoscenti oppure una delle 360 amiche di mia madre, la scelta è obbligata per questo tranquillo sito fuori dalla bolgia turistica.

Avevo la tentazione di ripropormi alla Larina, ma il mio ego smisurato voleva assolutamente confrontarsi con un’altra ragazza e pertanto mi attacco al cel e compongo il numero di Milena, splendida brasiliana disposta a soddisfare ogni desiderio più intimo.
Facile da contattare telefonicamente, non capisce moltissimo l’italiano ma riesce a indirizzarmi bene sul luogo dell’incontro. Memore della precedente incontro in quella location, le chiedo se per cortesia mi apre il cancello dell’abitazione, così da poter mettere la macchina all’interno e poterla togliere dal ciglio di una strada abbastanza trafficata, nella quale corro il rischio di essere identificato.

E ciò non sarebbe bene!

Una volta parcheggiato lei si affaccia sul balcone e mi indirizza verso l’appartamento, posto al piano primo, proprio sopra quello dove opera Lara.
Bella gnocca davvero. Altezza sul metro e 70, bel fisico asciutto con quel culo che solo le brasiliane hanno, bianca di carnagione (te ne accorgi dalle tette che non sono abbronzate, altrimenti diresti che è mulatta).

È proprio quella della foto.

Mi accompagna nella stanza, una matrimoniale con al centro un bel lettone ampio e un condizionatore acceso.

Iniziamo la contrattazione, o meglio, inizio io con la mia offerta standard: 150 petali per un doppio colpo. Lei controbatte che per quella cifra ne fa solo una, con mooolta calma.

Sono a dir poco basito. Chi è questa pazza che non accetta la mia più che onesta proposta? Come credi di avercela, per l’altro verso?!
Preso dal panico penso che sarebbe meglio andare via (esiste una legge che dice che quando una girl tratta dopo che gli hai offerto 150 carte NON può andare ASSOLUTAMENTE bene) ma poi, molto stupidamente, decido di contrattare. Lei vorrebbe 2 verdi (follia!!), io non sono assolutamente disposto a darglieli.

La mia sfiga è che nel corso della mattinata avevo fatto altre commissioni e quindi avevo dovuto portarmi dietro altro denaro. In tasca quindi mi ritrovo ben 180 euro e, dopo aver rigirato tutte le mie tasche dei calzoni per convincerla che solo quelli ho, li piglia, non senza guardarmi come se fossi l’ultimo dei border line.
A quel punto diamo il via alle danze. Il mio ego è già sotto i tacchi.
Si toglie il reggiseno e compaiono due belle tettine (una onesta seconda) ma ancor più si notano due capezzoli stile ciccioloni romagnoli che un po’ mi fanno riprendere dalla botta al mio orgoglio.

Ci stendiamo sul letto e lei parte subito, frettolosamente, con l’incappuccio.
Sulla tecnica del mettere il preservativo si potrebbe scrivere un libro. Ci sono alcune prostitute che sono delle vere artiste nell’infilare il goldone senza che l’uomo neppure se ne accorga. Una volta, agli albori della mia attività di puter, andai con una stradale chiedendole un lavoro di bocca.

Lei cominciò la sua opera ed io, dopo circa un paio di minuti di riflussi sanguigni gli dico – guarda che se non mi metti il preservativo rischi tra un po’ di beccarti una bella spruzzata in bocca – e lei di rimando – guarda che il preservativo ce l’hai dall’inizio! –
La vera professionista, mi raccontò una volta una veterana della professione, si infila il preservativo in bocca e poi solamente con l’uso delle labbra lo infila sull’asta di turno. Lei, mi confidò, si era esercitata all’inizio con una banana!!

Beh, la Milena in fatto di metodologia del gommamento è decisamente mediocre. Mi sembra che me lo stia mettendo alla rovescio! Povero me! In cima, la punta destinata a raccogliere il liquido è piena d’aria e guardandomi la cappella mi sembra di avere davanti una piramide a gradoni.

Anche lei deve essersi accorta che qualcosa non va, tant’è che cerca più volte di togliere l’aria in eccesso schiacciandola con le punte del pollice e dell’indice ma, come è ovvio, è un’operazione oramai quasi impossibile da fare.

Decide quindi di dedicarsi a questa strana figura geometrica con la boccuccia e qui davvero mi stupisce: probabilmente gli riesce di operare in maniera così delicata non perché voglia che sia così, ma perché semplicemente meno contatto ha con quel aggeggio cilindrico meglio sta.

Sia quel che sia l’oral sex si rivela veramente buono.

Peccato che lei decida che questo momento estatico non debba durare non più di un paio di minuti.

Decide di coricarsi sull’arnese infernale mettendosi nella posizione più squallida che io concepisca, di schiena sopra me. Non posso toccarle le tette, vederla in faccia (meglio così, probabilmente stava sbadigliando e sarebbe stato veramente troppo per il mio IO) o cose del genere. Per mia fortuna vengo quasi subito, così possiamo passare al secondo set e chissà che non vada meglio.

Pia illusione.

Risale in groppa con la stessa posizione di prima. Io non so perché non dico niente. Forse sono troppo scosso, troppo abbacchiato per cotanta miseria.
Fortuna vuole che si stanchi subito di fare ginnastica solo lei e quindi cambiamo un paio di posizioni. L’atmosfera comunque non migliora, anzi! Difatti continua ad inzupparsi tra le gambe con una diavoleria chimica: con tutta quella crema è come se avessi un merluzzo in mezzo alle gambe.

Ogni qualvolta che rallento il ritmo, oppure che do dei colpi un poco più incisivi (in stile, ormai ci siamo!), lei si volta, guardandomi come dire – hai finito? Mi si sbrucciacchiano le uova! – e io che ripiombo nella depressione più completa.
In circostanze del genere ti devi davvero impegnare per avere un orgasmo!
Comunque riesco a dimenticarmi i suoi finti gridolini di godimento, la salvietta umidificata che si struscia in tutte le parti del corpo in cui la lecco e ce la faccio: un tristissimo orgasmo liberatorio.

Vabbe', pulizia con clinex, poche chiacchere di cortesia, mi vesto velocemente, saluti d’ordinanza, -richiama, è!?- col cazzo!!

L’unica fortuna di incontrare una tipa del genere è che mi ha fatto passare per un pezzo la voglia di spendere così i miei soldi."

By doubles.

venerdì 24 agosto 2007

Se non hai la testa.

- Se non hai la testa, hai buone gambe e se quelle sono tue, puoi utilizzarle per tornare a casa tua e non ti preoccupare che di questo passo lo farai molto presto e con le pive nel sacco - .

Con questa frase, non particolarmente volgare, ho chiuso il mio incontro di ieri pomeriggio con EDRY. Si è trattato giusto di un incontro fra una bella e giovane ragazza di origine brasiliana e un 3rd century punter.

Che cosa è successo in breve?

Avevo il suo numero di telefono che girava in agenda da mesi ormai, da quando all'inizio di giugno ha messo l'annuncio su il Giardinodeldesiderio.com . E' stata visitata da persone mie conoscenti le quali mi avevano accennato qualcosa e questo qualcosa ricordo che poteva essere interessante.

Ultimamente poi, mi è venuta una gran voglia di Young Big Booty Girl e questa sembrava fare proprio al caso mio. Tanto più che oltre al fisico in ordine, sembrava avere anche un faccino da porcella.

Senza indugio, ricordandomi la location indicatami dalla stessa in un precedente colloguio telefonico, mi dirigo sul posto e una volta sotto casa faccio lo gnorri e chiamandola, le accenno che essendoci già sentiti in passato, sapevo dove trovarla e che da lì a qualche minuto avrei provveduto a raggiungerla.

Mi risponde dicendomi di suonare al campanello, indicandomi il numero di interno da contattare.

Così faccio e dopo avere identificato il mio volto attraverso il videocitofono, mi apre il cancello e mi accenna di salire fino al quarto piano usando l'ascensore.

Entro nella palazzina, nuova e pulita.

Non ci sono i soliti odori strani che caratterizzano molti loft occupati da ragazze.

Un cartello all'ingresso, avverte che la zona è sottoposta a videosorveglianza. Poco male, penso, non sto mica facendo una rapina anzi, per come è andata a finire, ho rischiato di subirla io.

Mi infilo nell'ascensore e schiaccio il tasto contrassegnato dal numero quattro.

Ebbene una volta arrivato, le porte si aprono... direttamente nell'appartamento della ragazza. Ci divide solo una porta a vetro che si apre quasi immediatamente.

La prima impressione è buona.

Edry è molto giovane, con i capelli lunghi fino al fondoschiena, un viso un po' immmaturo e un fisico estremamente tonico. Mi saluta e girandosi mi precede verso il trombatoio.

Come ho accennato prima, la palazzina è nuova e l'appartamento oltre che grande e pulito è molto accogliente e arredato con gusto.

Si entra in un salone dove a destra, vedo una scala, probabilmente un residuo di una ristrutturazione recente piuttosto che una soluzione per creare un locale dal sottotetto.

Non sono ingegnere, ma solo curioso.

L'unica cosa è che mi fa pensare ad un altro scannatoio sotto i miei piedi.

Percorriamo il tratto dalla porta di ingresso alla camera su un parquet tirato a lucido.

La ragazza è in completo intimo color lilla ed essendo davanti a me, mette in mostra con orgoglio la propria mercanzia brasiliana: un culo perfettamente rotondo, tonico e senza un filo di cellulite; soprattutto delle dimensioni che andavo cercando.

Le gambe sono altrettanto scolpite in particolare i muscoli quadricipiti e i polpacci, danno la sensazione di essere stati a lungo allenati con il ballo.

Il ventre è piatto e sul piccolo ombelico, spunta un piercing a "chiodino" con i brillanti.

Fisicamente non c'è che dire.

Il viso lascia un po' a desiderare anche se detto da uno che gli manca da mettere il pisello nel muro, forse suona un po' come una contraddizione.

Sulla soglia della camera, mi fa passare davanti, socchiude la porta e qui inizia il nostro dialogo.

BG - ...allora tu sei brasiliana?
Edry - Si...

Io mi giro e appoggio i miei occhiali da sole sopra un comodino colorato dove c'è una candela accesa per dare quel minimo di atmosfera alla stanza.

Poi lei tutto di un fiato mi dice:

E - Se vuoi fare una cosa con calma, sono centocinquanta altrimenti cento -

BG - ...mo la Madonna... cos'è zi mata? Sei partita dall'alto, vuoi fare la botta grossa allora... non ci siamo bella burdella ... poi che cosa vuole dire con calma?

E - con calma... che dura mas...

BG - altrimenti?

E - altrimenti più veloce...

A quel punto, come ho già scritto da qualche altra parte ed a costo di ripetermi non voglio perdere l'occasione per descrivere il mio stato in quel momento, mi sono cadute braccia e maroni. Sono quindi costretto a sedermi su un angolo del letto per cercare un dialogo con questa tipa che mi ha fatto scappare tutte le voglie nonostante le sue grandi qualità estetiche.

BG - tu sai quante sono centocinquanta rose? Lo sai che colleghe tue per quell'importo ti forniscono un full optional per più di un'ora?

Anche se ho utilizzato termini un po' troppo tecnici, la ragazza sembra avermi capito.

E - Io non guardo a quello che fanno le altre, yo soi giovane e bella...

dice questo passandosi le mani sui fianchi a sottolineare la silouette.

BG - e tu pensi che questo basti?

E - quando ero a Roma esto era un prezzo normale yo lavoravo bene...

BG - ma lascia andare... valà.... è tre mesi che hai l'annucio su internet e non si sente mai parlare di te... mu sta bona...

A quel punto faccio per alzarmi, prendo i miei occhiali e mi avvio verso la porta della camera.

Lei mi guarda e mi dice

E - se vuoi per cinquanta ti faccio un pompino..

Io dandole la schiena, la guardo da sopra la spalla.

BG - valà, fammi scappare da qui pataccona....

Mi accompagna alla porta a vetro, apre, salgo sull'ascensore e me ne vò.

Che altro dire: mi sembra sia più che sufficiente.

Alcune tipe non hanno idea di che cosa voglia dire fare il mestiere. Pensano semplicemente che noi siamo la gallina dalle uova d'oro e che non abbiamo un minimo di ritegno di fronte ad una bella ragazza.

Soprattutto non ha capito nulla perchè in effetti io centocinquanta gliele potevo anche dare, ma avrebbe dovuto fare almeno il lavoro per il quale si è proposta e non il minimo sindacale.

Buona domenica a tutti.

Varie ed eventuali

Inizio questo nuovo post, premettendo che la mia invettiva con il buon DOB è giunta al termine anche perchè non voglio si trasformi da una semplice relazione delle cronache di questi giorni, in una vera e propria crociata.

Ringrazio sentitamente quegli utenti che si sono esposti in prima persona e che hanno manifestato il proprio pensiero in merito alla questione.
L'opinioni come sempre, sono state prontamente pubblicate nell'area dei commenti.

Volevo solo menzionare il Webmaster del sito il Resto del Carlino che, forse lettore di queste mie pagine, ha colto lo spunto del sondaggio della settimana scorsa, per creare uno spunto operativo al suo giornale.

Lunedì scorso infatti, è stato posto un questionario on line sul sito quotidiano.net, che portava pari pari le stesse domande che ho posto io in quello presente sul blog.

Non sono particolarmente geloso della cosa, ma almeno mi potevano "regalare" un link back al sito.

A parte gli scherzi, mi fa piacere che comunque l'orientamento del pensiero del blog, rispecchi le aspettative dei lettori di una importante testata nazionale.

Dopo questo breve panegirico che chiaramente penso possa interessare a pochi, voglio tornare subito su righe più consoni agli argomenti trattati abitualmente.

Negli ultimi tempi il panorama puttanesco nel riminese ma non solo, è alquanto desolante.

E' anche vero che le poche loft girl in circolazione, hanno un elevato rapporto rate/prestazione (mentre scrivo questo, mi rendo conto che si potrebbe analizzare la cosa dal punto di vista matematico e creare un r/p ratio che consenta, come il p/e per le azioni, di "oggettivizzare" il voto da dare ad una ragazza).

Devo anche aggiungere che mai come questa estate sono riuscito, passatemi il termine che so non appartenere completamente alle mie abitudini linguistiche, a rompere culi delle più svariate nazionalità.

E per un "dimensionato" come me, la cosa non è da poco.

Che sia questa una tendenza del mercato di riferimento?

Probabilmente le girl stanno iniziando a inserire nel loro carnet di performance, l'anal come servizio standard visto che l'evoluzione della richiesta di questa pratica (la regina che ha dato lustro alla inculata nei film a luci rosse è stata Cicciolina ed è successo ormai vent'anni fa!) ha raggiunto probabilmente i suoi massimi storici.

Scusate se parlo con tanti tecnicismi appartenenti più al linguaggio di un operatore di borsa ma probabilmente sono influenzato dal fatto che in questi giorni, sono strettamente in contatto con il mio consulente finanziario per monitorare i miei investimenti in funzione della situazione dei mercati che a quanto pare stanno passando un periodo di mal di mare.

Per concludere l'articolo di oggi, volevo solo menzionare ancora una volta l'amica Valentina che ieri sera mi ha regalato (anche questo è un bel paradosso visto che il regalo l'ho portato io) un paio di ore ai massimi livelli.

Tempo vissuto come all'interno di un porno da cinque stelle.

Non di quelli Schicchiani dove regnano le carnacciate fra due attori che si vede lontano un kilometro che stanno pensando lei allo stufato sul fuoco e lui ai cerchioni della Porsche nel parcheggio di sotto.

Appartamento pulito, candele accese disposte modello rito massonico e sparse per tutta la stanza. Sottofondo di musica soft e lei...

Ripeto non bellissima di viso ma un corpo eccezionale.

Alta, abbronzata, rossa e perfettamente depilata.

Non è più sicuramente una ragazzina, ma una donna che sa quello che può ottenere, come ottenerlo e soprattutto come fare felice chi va a trovarla speranzoso più che sgombrarsi da una orchite devastante, di creare un ricordo da mantenere e raccontare ad altri.

Due belle ore di sesso intenso, vissuto, caldo e porco.

Non sto a ripetere le sigle perchè è tutto compreso nel regalo pattuito e questa volta ho trovato anche molto coinvolgimento e simpatia nonostante la limitazione al dialogo dettata dalla diversa lingua parlata e dal fatto che tra uno shot e l'altro, avevamo la necessità fisiologica di riprendere il fiato.

Non posso esimermi dal raccontarvi per dare un maggiore risalto alla mia esperienza, che durante l'ultimo atto, mentre la prendevo da dietro, insomma la inculavo per parlare chiaro, si è infilata due dita nella patacca e mentre si sgrillettava ansimando dal piacere, in sottofondo sentivo le mie palle sbattere sulle chiappe e lo sciacquio dei suoi umori mentre aveva l'orgasmo.

Un caso di squirting?

giovedì 23 agosto 2007

Perseverare è diabolico

Come avevo promesso nel post precedente, provvedo a pubblicare uno stralcio dell'articolo comparso ieri sul quotidiano Il Resto del Carlino, dove il buon DOB "sfida" il questore di Rimini il quale, senza troppi peli sulla lingua, non gliele manda a dire ma anzi parla come uomo "di strada", con perfetta conoscenza della dimensione del fenomeno prostituzione.

Don Benzi: "Prostitute, Rimini non fa più scuola"
Il questore: "Non sono schiave, lo fanno per scelta"


Botta e risposta tra il leader dell’Associazione Papa Giovanni XXIII e il questore di Rimini. Secondo don Benzi tutte le ragazze sulla strada sono vittime, ma Pezzano ribatte: "Tutte quelle che fermiamo dicono di farlo spontaneamente"

Rimini, 21 agosto 2007 - "LA RIVIERA è invasa dalle prostitute perchè la Questura ha tradito il ‘modello Rimini’". La clamorosa dichiarazione è di Don Oreste Benzi. Ieri dopo anni nei quali è stato proprio il sacerdote riminese, leader dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, il primo sponsor della Questura riminese, Benzi ha dichiarato al forum del Carlino Bologna che il questore ha abbassato la guardia dopo 8 anni di fruttuosa lotta alle lucciole. "Io glielo dico al questore — ha affermato don Oreste — che ha tradito il modello Rimini e che la Riviera sta per essere invasa di nuovo. E pensare che il metodo è molto semplice: la ragazza portata in Questura non deve più tornare sulla strada. Un poliziotto si presenta come cliente, sale sull’auto, arriva la Volante e porta la ragazza in Questura. Lì trova noi della Papa Giovanni che iniziamo un dialogo con la ragazza e mettiamo in evidenza tutte le possibilità che dà la legge. La ragazza è completamente manipolata dalla criminalità. Tutte le romene sono seguite a vista dalle maman. Non ce n’è una libera. Quando gli sfruttatori vedono che le ragazze vanno via, vedono che non c’è guadagno e si spostano. Se tutti i questori d’Italia facessero questo lavoro... ma non si vogliono decidere, questo è male. Perchè non hanno coscienza che una donna non è un bestia".

NON CI STA il questore di Rimini a farsi dipingere come traditore e non crede affatto che tutte le ragazze che stanno sulla strada siano delle schiave. "Noi facciamo servizi antiprostituzione tutte le sere — afferma il questore Antonio Pezzano —. Troviamo sulle strade dalle 20 alle 30 ragazze ogni sera soprattutto nei fine settimana, un po’ di meno nelle altre serate. Andiamo in tutte le zone battute dalle lucciole, soprattutto sulla statale e al mare e ci spingiamo fino a Riccione nella zona delle terme. Ieri sera (nella notte tra domenica e lunedì), ne abbiamo rintracciate 15 e 8 le abbiamo anche multate perchè erano in abiti troppo succinti".

Poi cosa succede? "Quasi tutte sono romene, cioè comunitarie, se sono senza documenti le portiamo in questura per accertare l’identità. Altro non possiamo fare anche perchè tutte ci hanno dichiarato di farlo spontaneamente. Ho chiesto a una che in passato faceva la badante perchè non tornava a fare il suo lavoro. Lei mi ha risposto che in sei mesi sulla strada si era comprata un appartamento in Romania. Ora aveva intenzione di lavorare altri sei mesi per comprare un altro appartamento e poi dopo forse sarebbe tornata a casa. Mi dispiace dar contro a don Oreste, che è un amico, ma quasi nessuna di queste viene sfruttata. Domani mattina (oggi ndr) lo incontrerò, gli farò presente che la Questura non è mai stata invitata a rendersi partecipe di un progetto dall’associazione".

L’ATTIVITA’ di contrasto spiega il questore è quotidiana. Fino al 9 luglio erano state accompagnate in questure 500 lucciole (molte ovviamente erano sempre le stesse). Una di esse, Niculina, che ha sposato un italiano, è stata denunciata 100 volte per non aver rispettato il foglio di via. In agosto con le città che si sono vuotate, si è riempita la Riviera. Le lucciole si sono spostate al mare dietro i potenziali clienti.

Le multe fatte in collaborazione con la polizia municipale sono state una settantina, una ventina ai clienti che hanno quasi sempre sborsato subito mille euro per non lasciare tracce e una cinquantina alle lucciole più scostumate. Sono multe da 200 euro che però non pagano mai. Ora la questura ha deciso di notificarle in Romania in modo da far sapere anche al loro Paese il mestiere che fanno in Italia. Si spera che possa funzionare almeno da deterrente.

"IL PROBLEMA della prostituzione riguarda tutto il Paese, non solo Rimini" ci tiene a sottolineare il questore di Rimini. E aggiunge che il contrasto al fenomeno non si è limitato alla strada. "E’ di due settimane fa un’operzione della squadra mobile che ha fatto finire in carcere 14 persone per associazione a delinquere finalizata allo sfruttamente della prostituzione".

Questo è il link all'articolo in questione.

Ed infine nello spazio alla vostra destra, per intenderci quello dedicato al video del giorno, alcuni amici hanno confezionato una "pubblicità progresso" contro l'OTR (on the roads ndr) da me pienamente approvata e condivisa anche in virtù delle mie, fortunatamente scarse esperienze, tra cui quelle narrate in questo post.

mercoledì 22 agosto 2007

Fermate quest’uomo!

Ieri mattina, bevendo un caffè al bar, ho buttato un'occhiata sul tavolo dei giornali e ho visto il Resto del Carlino. Non che sia particolarmente amante di questo tipo di quotidiano, piuttosto sgrammaticato e qualunquista ma tant'è che sfogliandolo, mi sono imbattuto in un articolo relativo alla prostituzione nel riminese e ai commenti di un noto personaggio, tal Don Oreste Benzi, già nominato in altri miei articoli in questo blog.

In questa sede, non voglio però commentare il contenuto, anche se mi sono proposto di scrivere la mia opinione in merito. L'attenzione che ho dato all'articolo in questione, mi ha riportato ad una pagina web che ho consultato qualche tempo fa e che mi permetto di pubblicare qui di seguito.

E' una intervista fra un giornalista e il mitico D.O.B. dove si scambiano botta e risposta relativamente alla proposta di Libero Mancuso di gestire la prostituzione attraverso la creazione di Red Light District.

Vi invito a leggere il contenuto e di fare una riflessione in merito anche ai risultati del precedente sondaggio.

BOLOGNA, 13 AGOSTO 2007 - "La civilissima Bologna non può compiere un atto di degrado simile: tradisce non solo queste donne, ma tutta la sua tradizione di cultura".

Don Oreste Benzi, fondatore dell’associazione Papa Giovanni XXIII, sacerdote da anni impegnato in strada nella lotta alla prostituzione, insorge contro Libero Mancuso. E ieri mattina, pure in televisione, alla trasmissione di Raiuno ‘A sua immagine’, ha condannato senza appello l’idea dell’assessore di creare strade a luci rosse in città, in periferia, dove concentrare le prostitute.

Don Benzi, come ha reagito a questa proposta?

«Amareggiato, ecco come mi sono sentito. Questo dimostra che anche coloro che hanno autorità non capiscono nulla sulla prostituzione».

Per Mancuso è una soluzione che può aiutare a tenere il fenomeno sotto controllo.

«E’ un’idea orribile. Così si trattano le donne solo come merce da vendere e comprare, vengono ridotte alla pura funzione sessuale per soddisfare maschi deviati».

Però, con le strade a luci rosse, anche i controlli delle diverse forze dell’ordine potrebbero essere concentrati, così come gli aiuti alle prostitute.

«Ma sono schiave in mano al racket. Mancuso dia un’occhiata alla legge 228 del 2003 e scruti bene gli articoli 1, 2 e 3. E’ colpevole di proporre soluzioni per far continuare la schiavitù di queste donne».

Non è esagerato?

«In questi luoghi, si permetterà ai criminali di agire in libertà come vorranno protetti dallo Stato, la tratta non sarà spezzata. Sono tante le cose che Mancuso dovrebbe sapere sulla prostituzione».

Le elenchi.

«Ad esempio che il 90 per cento delle prostitute bianche ‘importate’ in Italia è di nazionalità rumena. Di queste, il 50 per cento è minorenne».

Poi.

«Che il suo progetto è contrario alla convenzione dell’Onu che pure l’Italia ha firmato: la prostituzione non è compatibile con la dignità delle donne».

La lista è lunga...

«Non è finita: Mancuso dovrebbe sapere che è proibito gestire case di tolleranza, che siano al chiuso o all’aperto. Poi che così si rovinano le nuove generazioni».

Come?

«I dieci milioni di uomini che in Italia vanno a prostitute alla fine non sono più capaci di essere padri. Non lo dimentichiamo, i clienti sono i primi sfruttatori».

Il suo giudizio è durissimo.

«Ribadisco, è un’idea orribile. Che non mi sarei mai aspettato arrivasse da una città come Bologna. Una volta la sinistra si rifaceva a Marx dicendo: ‘Proletari unitevi’. Adesso si chiede che tutti insieme si vada a portar via le figlie di questi proletari, per commerciarle. Ma dove sono finiti i rivoluzionari?».

Non considera neanche che con zone a luci rosse il fenomeno potrebbe essere controllato? E’ questo che spinge Mancuso...

«Il male non si regola, ma si elimina, deve essere spazzato via. Sarebbe come proporre di regolare i furti, indicando dove si possono fare o no. Nessuna donna nasce prostituta e Mancuso non deve smettere di lottare contro chi fa diventare le donne prostitute».


Ebbene:

Voi... 56% dei votanti che vogliono i Red Light District...

Voi... 41% dei votanti che volete la liberalizzazione della prostituzione....

Pentitevi peccatori.... pentitevi....


Questo è il link all'articolo in questione

martedì 21 agosto 2007

La domanda della settimana


Questa volta, l'intento è di esplorare la fase di scelta della "preda", compreso il primo contatto telefonico.

Il questionario si propone di individuare quali sono gli elementi che determinano i la scelta di una girl da parte di un punter che, come abbiamo verificato finora, ha consapevolezza del mondo all'interno del quale si muove.

Come nel caso precedente, è importante la massima obbiettività nell'espressione della propria preferenza; questo proprio per creare un profilo che sia il più possibile attinente alla realtà.

lunedì 20 agosto 2007

I risultati del sondaggio


Questa mattina ho chiuso il primo sondaggio presente sul blog Puttane e Puttanieri.

L’obbiettivo di questi mini pool è quello di delineare l’identikit del puttaniere italiano del terzo millennio, ovvero l'individuazione alcune piccole indicazioni per verificare le assonanze fra i vari utenti dei servizi sessuali a pagamento.

Questo, non tanto per quanto riguarda l’aspetto fisico, quanto più per avere un orientamento globale sui gusti, sul modo di pensare e di vivere di una parte di popolazione che da metà del secolo scorso in avanti, ha dovuto nascondere la propria passione per la “passera a pagamento” ma che con l’avvento delle nuove tecnologie, sta riscoprendo una nuova giovinezza.

La domanda oggetto dell'indagine, riguardava il pensiero dei punter rispetto alla gestione del “problema” prostituzione.

Come prima risposta, veniva indicata l’attuale regolamentazione e un rispettoso 3% di popolazione ha risposto positivamente a questa definizione.

La seconda, che era provocatoriamente restrittiva, manifestava la volontà di proibire completamente il fenomeno e di aumentare sensibilmente le sanzioni a carico di fornitori e clienti. A questo parametro, non corrisponde nessun votante.

Il terzo punto invece, faceva riferimento ad un concetto di liberalizzazione, dove lo Stato prende atto dell’esistenza della prostituzione e ne consente il libero esercizio. Attenzione però perché qui c’è la prima importante concentrazione di voti con un buon 41% che si dice favorevole a questa opzione.

Infine, la proposta di creare red light district sul modello olandese, ha raccolto la maggioranza delle adesioni con il 56% delle preferenze di votanti.

Emerge un quadro generale di un punter costretto dalla legislazione vigente a comportarsi come un “ladro” nei confronti di un fenomeno antico e radicato nelle abitudini umane sin dall’alba dei tempi. Si sottolinea l’emarginazione nella quale vive chi offre e chi beneficia dei servizi sessuali a pagamento oltre alla necessità di aumentare il grado di sicurezza nel settore.

Il primo elemento del nostro 21st Century Punter è quindi positivo ovvero quello di una generalizzata consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società.

sabato 18 agosto 2007

Ferie finite?


Le vacanze estive hanno raggiunto l'apice e, passato ferragosto stanno per terminare.

Fortunatamente le belle giornate si susseguono a ritmo incessante ed è un vero piacere potere godere per gran parte dell'anno, di un clima così favorevole.

Questo soprattutto detto da chi, come me, vive in una città turistica, dove il mare e la spiaggia, sono sempre stati punti di forza.

Fino a qualche annetto fa, la riviera adriatica, era un vero e proprio centro di concentrazione di basagna.

La figura che ha tratto maggior vantaggio dal passaggio della pelosa è sicuramente il gallo.

Il gallo riminese, un tempo chiamato anche pataca (termine questo che ha assunto un diverso significato negli anni, arrivando ad indicare la figura dello sprovveduto di turno), probabilmente sta morendo.

Esiste ancora, ma negli anni si è trasformato.

Una volta bazzicava davanti alle discoteche del Viale Vespucci piuttosto che del Regina Elena o Margherita, armato di un mazzo di biglietti e di una buona dose di faccia da culo.

Attirava come il miele fa con le api, le ragazze provenienti dal nord Europa.

Il più noto di tutti era Zanza che rappresentava una vera e propria icona, circondato da un'aura misteriosa di leggende e racconti.

Era lui il trombatore, quello che non se ne faceva scappare neppure una. Quello che addirittura spingeva i tour operator ad organizzare viaggi da Svezia e Finlandia con l'obbiettivo di visitare il disco club "Blow Up", del quale è stato per tanti anni prima PR e successivamente socio.

E oggi invece?

Dove è finto il gallo romagnolo, lo sburone, il cargadore?

Forse è un lettore di queste pagine?

Girando per le strade affollate di questi giorni, viene da pensare che il mito non può che essersi trasformato in puttaniere.

In una società dove tutto ha un prezzo, non esiste donna che non possa essere conquistata comodamente con un semplice mazzo di ro$e.

Auguro a tutti un buon rientro.

sabato 11 agosto 2007

Anche i ghiaccioli hanno un cuore (oltre che il portafoglio).


Avevo promesso un racconto dettagliato della mia avventura occorsa settimana scorsa, con la mitica Angela di Torino.

Veramente una bella esperienza.

Utilizzo l’aggettivo “bella” in quanto ritengo sia la parola che maggiormente racchiude tutte le sensazioni provate durante l’incontro.

Purtroppo sono ancora piuttosto impegnato con le mie attività di chiusura in previsione delle ferie di ferragosto, di conseguenza la pubblicazione della storia subirà qualche ritardo.

Nel frattempo però non ho mancato di proseguire la mia attività di perlustrazione alla ricerca di qualche valida pulzella da piombare a dovere.

Da qualche tempo a questa parte, mi sento di rivalutare le ragazze ungheresi che periodicamente fanno capolino in quel di Rimini.

Attualmente sono piuttosto attive dal punto di vista della rotazione.

Circa una volta alla settimana provvedono a scambiarsi la location degli incontri.

Addirittura sembrano essere in costante aumento numerico visto che hanno sentito la necessità di aprire un nuovo “trombodromo” a San Giuliano.

Come ho descritto qualche tempo fa, il tutto è partito dalla conoscenza di Valentina la quale mi ha lasciato veramente una buona impressione anche se, visitata da altri amici, non è stata giudicata “una bella figa”.

In effetti si parla di una tipa molto abile dal punto di vista sessuale, forse un po’ carente per quello che riguarda l’aspetto del viso, ma sicuramente al top fisicamente.

Sarà che forse il mio giudizio tiene in considerazione, come sempre, il valore dell’incontro più della prestanza fisica della mia interlocutrice. Non che questo non abbia la sua importanza ma, come ben sapete, non sono amante dei frigoriferi anche se dall’aspetto molto invitante.

L’esperienza positiva è proseguita con l’incontro di Viviana, corrispondente ai canoni di velina ed ultimamente con una new entry, ovvero Laura.

Come sempre, faccio della capacità di dialogare con le girl, una mia virtù. Così ho potuto capire che tipo di ragazze sono queste ungheresi di bell’aspetto che si prodigano per il piacere di noi maschietti.

La maggior parte di queste, proviene da paesi di piccole dimensioni, dove le opportunità di lavoro ben remunerato, sono alquanto scarse.

Il primo passo verso il loft-working è sicuramente rappresentato dall’approccio con il mondo degli incontri a pagamento.

Prima di venire direttamente in Italia, molte hanno avuto esperienze più o meno lunghe, nei clubs e nei night. Alcune, le più "portate", con escort agencies. Altre addirittura, sono state intrattenitrici dei FKK (non conoscendo il significato del termine, vi rimando ad un link esplicativo).

Ci sono poi alcune starlette del porno.

La maggior parte, comunque ha alle spalle un passato da onesta lavoratrice tipo segretaria, estetista, impiegata.

Non so voi ma il fatto di avere a che fare con una tipa che comunque è un’estemporanea del mestiere, mi ingrifa parecchio.

E’ ovvio che sono consapevoli che questa attività non le renderà mai ricche, ma potrà contribuire ad alzare il livello di reddito nel loro Paese di origine, questo almeno per qualche tempo.

In più c’è da aggiungere che in Paesi come Ungheria, Repubblica Ceka e Romania, la prostituzione rappresenta una fonte di reddito “accettata”.

Accompagnare un uomo in cambio di un regalo, è una cosa piuttosto “normale”.

Per spiegarmi meglio, non è così scandaloso che una studentessa per pagarsi gli studi, faccia qualche marchetta. Queste notizie, sono tranquillamente reperibili in rete ed ogni tanto i media, nonostante la palese censura donbenziana, provano a parlarne e a descriverne le dinamiche.

Da qui mi è venuto istintivo, tenere un atteggiamento piuttosto amichevole, votato soprattutto a rispettare la persona in quanto tale e a dare comunque una remunerazione adeguata al servizio fornito.

Questo sempre senza mai passare da stupido, ovvero tenendo sempre il cervello ben collegato e soprattutto distante dall’uccello quanto basta per non farsi prendere in giro.

Adottando questa tecnica che concretamente mette sul piatto centocinquanta tortellini, ho sempre ottenuto tutto quello che si può sperare da un incontro con una bella ragazza, compresa la partecipazione che in alcuni casi è stata entusiasmante.

Questo non vuole essere un manifesto al rialzo dei prezzi, ma solo una riflessione sul fatto che, come spesso si è parlato in vari forum, il connubio presenza fisica, capacità relazionale e soldini, può rappresentare la giusta miscela per rendere esplosivo il rapporto anche con un iceberg.

lunedì 6 agosto 2007

La recensione di un amico: LARA di Pisignano (FC) - seconda parte

(continua)

"Insomma, stava andando tutto alla perfezione. Location di mio gradimento, tipina di mio godimento, devo solo mettere il vibro nel telefonino, spogliarmi e attendere che ritorni. Tempo un paio di minuti e arriva.

Mutande e reggiseno bianchi, niente pizzo o cose del genere, sembrava più un costume da bagno.

Si toglie il reggiseno ed io rimango sbalordito da tutto quel ben di dio che raramente ho visto così ben fatto. Due pere di ottima fattura, abbondanti, contro le quali neppure Newton e la sua mela (che dire, sono un amante della macedonia!) potevano fare nulla.

Lei deve accorgersi del mio sguardo, probabilmente un misto fra l’allupato, lo stupito e il miracolato e mi domanda cosa ho fatto.

Io di rimando non posso che dirle la verità: mi sembra incredibile essere qui a guardare il tuo seno (dico proprio così, usare il termine tette mi sembrava un po’ volgarotto) e tra un po’ poterlo toccare.

Non so se lei ci creda, di sicuro, avrà pensato, se mente ci riesce proprio bene!
Quando si toglie anche le mutande il gioco è fatto.

Li in mezzo, sotto un monte di venere perfettamente rasato (non depilato, c’è un pelo scuro ben curato) si nasconde un tesoro fantastico che non sfugge assolutamente al mio occhio clinico.

Si inginocchia davanti a me, continuando a domandarmi perché continuassi a sorridere. Rispondo a gesti, accarezzando quelle splendide tette e palpandole con fare più ginecologico che non da scopatore, e trovo conferma di quanto sperato in precedenza: sono naturali, morbide al tatto, calde e … gustose da assaporare (se non lo sono complimenti al Nip & Tuk di turno, davvero soldi ben spesi).

Lei a quel punto prende il preservativo e mi incappuccia ben benino, senza fare tanta fatica vista la pressione alla quale erano sottoposte le povere vene nelle parti non più molli del mio basso ventre.

E parte.

E su.

E giu.

E io sposto i capelli biondi perché non posso perdermi la scena.

Cervello libero da pensieri, impegnato solo sul presente e a godere di quegli attimi. Incredibilmente non vengo subito e quindi lei decide che è ora di infilarselo dentro e si prepara accovacciandosi sopra il mio ventre.

Tuttavia decido che non è ancora ora e quindi la prendo per le chiappe e me la sposto sopra la faccia. A quel punto la posso vedere.

Clinicamente vengono definite grandi labbra, ma queste sono veramente esagerate!

Me le succhio dandoci dentro come se avessi a che fare con un cocomero.

Dapprima lei sorride, ma poi un po’ per dovere e un po’ (forse) per piacere asseconda il mio ritmo, andando su e giù con tutto il corpo e con le mani appoggiate alla parete.

Di passere ne ho leccate tante, ma questa era davvero mostruosa.

Praticamente era di così grandi dimensioni (dalle mie parti si dice un bel chilo di passera!) che non stavo leccando, bensì stavo ciucciando qualcosa, visto che lei nel suo movimento mi infilava in bocca la zona alta, quella, per intenderci, col clitoride, che evidentemente era pure quello bello grande (c’è chi sostiene che il clitoride possa essere visto come un piccolo pene – visione maschilista – potrebbe essere benissimo che il pene sia un grande clitoride – visione femminista – fatto sta che è come se le avessi fatto un bel lavoro di bocca).

Questa posizione dura un qualche minuto, poi lei decide che è ora di accelerare i tempi e torna in groppa, riproponendosi di fare quello che aveva cercato di fare in precedenza.

Sarà per la saliva che vi avevo lasciato, sarà perché si è effettivamente bagnata, non necessità di diavolerie chimiche per infilarsi l’asta, nella più classica delle smorzacandele.

Tette che mi sballottavano davanti agli occhi, una vulva che si inghiottiva nel vero senso nel termine il mio uccello, fatto sta che nell’arco di un paio di minuti esplodo di brutto.

Lei sorridendo si sposta, opera di pulizia, due chiacchere e via, sembra già belle e pronta a ricominciare.

Sembra incredibile come la maggior parte delle girl che fanno i più antico mestiere non conoscano ancora una legge che per loro è fondamentale: quando maggiore è il tempo che lasci passare tra l’orgasmo e l’inizio della nuova pompata tanto minore sarà la durata della pompata, quanto minore è il tempo che lasci trascorre tra la prima semina e il tentativo di raccolta della seconda, maggiore sarà il tempo che il terreno (in questo caso il sottoscritto) impiegherà a dare i suoi frutti.

Per intenderci, se tra il primo ed il secondo shot fai passare, che so, dieci minuti, il secondo rapporto durerà venti minuti, se tra la prima e la seconda fai passare solo 5 minuti la seconda durerà 40 minuti (i tempi sono puramente indicativi, anche se nel mio caso abbastanza attendibili).

Si tratta quindi di trovare il giusto mezzo, per far si che la seconda trombata non si riveli una pura ginnastica e che nel contempo ti faccia assaporare quelle emozioni che solamente la prima sa darti.

Fatto sta che la Lara, forse presa dalla veemenza del tempo che avanzava verso le fatidiche ore 12, decide che un paio di minuti di riposo bastano e avanzano, mi incappuccia e se lo ricaccia in gola.

L’amico nel frattempo non si era per niente addormentato e quindi in men che non si dica è tornato subito sull’attenti.

Pertanto lei decide di tornare sopra. Io la lascio fare, perché ora che sono meno avviluppato dagli ormoni riesco di più a far lavorare il cervello: osservo le tette e il loro movimento ondulatorio, guardo il basso ventre che si contrae, soffio sui capelli che le finiscono i mezzo alla faccia.

Da dei colpi decisi, anche troppo potenti.

È questa un’altra annotazione che devo fare alle girls: non tutti gli uomini sono dei fanatici di film porno e di rapporti che prevedono 120/150 giri al minuto (due colpi e anche qualcosa in più al secondo).

Ci sono dei maschietti che preferiscono fare con calma (quella che ti viene sempre paventata all’inizio – facciamo tutto con calma!), soprattutto quando riprendi verso il secondo colpo in canna.

Fatto sta che dopo un 5/10 minuti decido che è ora di prendere in mano il controllo della situazione. La faccio spostare e la Larina capisce subito che la voglio impistolare da dietro. Si sistema bella accovacciata davanti a me, gambe strette e bacino indietro e, zac, in un amen sono nuovamente dentro.

Anche così da un mucchio di soddisfazione.

Bel culetto sodo, vitino stretto da stringere e bocce che ballonzolano poco più avanti, peccato non essere una piovra ed avere 6 arti per stringere tutto quel ben di dio!

Pompo che ti ripompo, arriviamo a fare così una decade di minuti. Poi ad un certo punto lei si ritira, scatta in avanti come morsa dalla mia serpe. Io la interrogo con il viso e lei mi dice che si è rotto il preservativo. Do una occhiata in basso e vedo il mio glande bello lucente libero da ogni poliestere.

Cazzo!

non me ne sono neanche accorto!

Lei non si scompone più di tanto, ne ripiglia un altro, mi rigomma e si ridispone.

È capitato quasi a fagiolo questo intoppo, era oramai ora di un cambio di modulo.

La prendo alla missionaria e decido che quella sarà l’ultima posizione. Mi piace così, perché posso spostare le mani dalle tette al clitoride, massaggiandolo dolcemente. Inoltre sono io che decido il ritmo e decido di abbassarlo (circa 45/50 battiti al minuto) fin quasi a farlo sembrare un rapporto fra due innamorati che non fra un punter ed una geisha.

Ed è allora che la Larina da il meglio di sé.

Dopo un qualche minuto ad andamento lento, vedo che fa scivolare la sua mano destra verso il linguine e, con fare maestro, comincia il movimento tipico della masturbazione femminile, dapprima allineandosi al mio ritmo blando poi, al maggiore ingrifamento da parte mia nel vederla gemere sotto i miei colpi, velocizzando il movimento.

Oh, non so se stava fingendo, però se lo faceva le veniva divinamente.

Noi punter siamo abituati a vedere delle girls che sotto i nostri colpi di dimenano, urlano, si ingrifano ed ansimano come la Cicciolina ai Mondiali, poi quando torniamo dalle nostre mogli/fidanzatine/compagne/morose il massimo dell’estasi è una strisciata di unghie nella schiena o un sospiro leggermente più forte.

Ebbene, la Larina aveva un orgasmo (o fingeva di averlo) stile fidanzatina, con gli occhi chiusa, una punta della lingua leggermente fuori dalla bocca a bagnarsi le labbra, la sua mano destra occupata sul clitoride e quella sinistra che stringeva come una matta la mia destra: voto GFE 10 e lode.

E così siamo rimasti li in quella posizione shakespeariana da Romeo & Juliet per un paio di minuti post coito, con lei che, una volta riaperti gli occhi, mi guarda e sorridendo dice: per questo sono 500.

Simpatica la burdela!!!"

venerdì 3 agosto 2007

La recensione di un amico: LARA di Pisignano (FC) - prima parte


Qualche giorno fa, un amico lettore del blog, mi ha mandato questo raconto che dal mio punto di vista merita di essere pubblicato in quanto è ambientato in una zona che io ultimamente non batto in modo particolare e che quindi può dare degli spunti operativi a chi dovesse capitare da quelle parti.

Trattasi di una pulzella facente parte della Kricca di Pisignano.

Probabilmente questo paesino dell'entroterra cesenate, è ormai famoso non tanto per la presenza del rumoroso aeroporto militare, quanto più per una casetta con tanto di insegna gialla a indicare il numero, nota ai più appunto come "il trombodromo di Pisignano.

In essa si alternano numerose girl: c'è chi dice che si siano raggiunte in passato punte di sette o otto ragazze addirittura, le quali ricevevano . La maggior parte di queste sono accettabili sia di viso che di corpo. Purtroppo hanno in comune la passione per il soldo facile e per la mancanza di professionalità. A volte capita, come mi è parso di intuire dalle parole dell'amico Doubles, qualche cosa di interessante e se si è il fortunato a prendere l'appuntamento....

"Caro big,da circa un mesetto sono un appassionato lettore del tuo blog e ho pensato di iscrivermi a questa nuova iniziativa del forum che stai portando avanti.

Devo subito dirti che non capisco nulla di come si faccia a utilizzare un forum (tieni conto che solo un mese fa non sapevo neppure che esistessero i forum.

Quando ho iniziato a leggere EF non ho capito nulla per circa 2 giorni, poi dai e dai...) ma spero col tempo di farcela.

Pur non essendo un punter assiduo posso diventare un discreto recensore.

Ti lascio in tal senso la mia prima rece (prima parte) affinché tu possa verificare di persona.

Spero in un buon e proficuo rapporto.

Ciao

Doubles

RECE – PISIGNANO –LARA

Sono alla mia prima recensione.
Decido di farla e di dedicarla a Lara, splendida brasiliana di San Paolo (così dice) che riceve nel famoso puttanodromo di Pisignano.

È necessario subito fare le presentazioni del sottoscritto, per poter riuscire ad inquadrare questa rece nel giusto background.

Faccio parte di un nuovo club, quello del rossoverde, ovverosia di coloro che sono disposti a spendere per un servizio di una girl 150 eurini, perché convinti che quella sia la cifra giusta.

Perché proprio questo rate?

Il motivo è presto detto: non sono un tipo che può cavarsela con uno shot e basta.

Avendo un livello di eccitazione modello tzunami, quando giungo al cospetto di una boccuccia che me lo slinguetta bene bene non tardo più di un paio di minuti a far sguazzare nel condom milioni di esseri unicellulari.

Di conseguenza, se voglio poter assaporare le grazie del gentil sesso ho la necessità di impegarmi almeno un 45/60 minuti (perché se la prima è da record di velocità, la seconda stenta a giungere. Ci sono state 3 o 4 occasioni, agli albori della mia attività puttanifera, in cui non sono riuscito a venire nel secondo colpo – non vi dico l’incazzatura – ma questo merita di essere raccontato in un altro momento).

Sono inoltre abbastanza esigente dal punto di vista visivo.

Non dico di volermi fare per forza delle megafighe, ma se trovo uno scorfano non esito a girare i tacchi e ad andarmene senza tante spiegazioni (in fondo io ti chiamo perché ho visto le tue foto sul web, se poi le foto non solo le tue oppure erano quelle che ti hanno scattato durante la cresima, avvenuta 10/15 anni e chili fa non è colpa mia, sei te che mi volevi fregare).

Quindi, se sommiamo che le mie richieste sono sempre per una doppia e per una ragazza che sia visibilmente accettabile, una banconota verde più una rossa mi sembrano un prezzo più che accettabile.

So che in molti casi potrei anche cercare di abbassare il rate, tenuto conto che non vado alla ricerca di chissà quali servizi (non cerco per forza il secondo pertugio, non mi interessa il cabrio per una questione di paura delle varie malattie sessuali e non cerco il bacio con lingua, sempre per quest’ultimo motivo insomma, qualcuno potrebbe rivedere in me la scena unapallottolaspuntata del sesso sicuro, un unico gommone avvolgente!) però ritengo che sia una bella presentazione non parlare del rate per telefono, non aspettare che sia lei a farti la proposta ma essere te a suggerirla.

Dai come un senso di superiorità e di signorilità che in taluni circostanze mi sono tornate comode nelle prestazioni.

Così è stato con Lara.

La contatto telefonicamente alle 10,30 del mattino, orario insolito per un punter, ma anche questa è una mia mania, mi piace pensare che sarò il primo a farsi la girl in questione per quella giornata, fresca di doccia e riposo (non sempre mi è andata così e anche di questo dovrò raccontare).

Mi risponde con la sua vocina suadente e prendiamo appuntamento per le 11.

Sulla questione degli appuntamenti vorrei aprire subito una parentesi.

Da quanto io ho notato, le girl non prendono appuntamenti, sei tu che speri di aver preso un appuntamento, soprattutto con una che è la prima volta che contatti.

Dal loro punto di vista ciò è giustissimo, in fondo cosa cacchio ne sanno loro che il tizio che ha chiamato 30 minuti prima davvero le verrà a trovare o gli tirerà il pacco.

Loro non possono perdere occasioni, per cui se alle 10 e 58 chiama un altro tizio il mio appuntamento delle 11 va a farsi friggere. Questo mi è già capitato in un paio di occasioni e la cosa mi ha fatto molto incazzare, ma tant’è, non posso dare loro torto più di tanto, visto i tirabidoni che ci sono in giro.

Comunque in questo caso mi va tutto bene.

Preannuncio il mio arrivo 5 minuti prima e puntuale come un ginevrino parcheggio davanti alla location.

Lei mi apre il cancellino ed entro.

Non ero mai stato in quell’appartamento. Ero stato in quella casa altre volte, ma nel piano primo.

Lara invece riceve al piano terra.

Lei si presente molto bene: piccolina, circa 1 metro e 60, mulatta, biondo tinta, ottimo culo ma ancor più eccelso seno: una terza abbondante / quarta che in una botte così piccola mi ha fatto lacrimare di gioia. In più aveva uno splendido piglio, grande sorriso con dentatura perfetta e bianchissima, una camminata che vista da dietro, mentre mi accompagnava nella sua alcova non poteva che farmi ben sperare.

Stanza ampia con al centro grande lettone matrimoniale, aria climatizzata, appendiabiti e comodino. Soffitto controsoffittato con verniciatura tipo sfratazzato, molto carina e alla moda.

Come detto primo non aspetto che mi elenchi il suo menù.

Sono io che dico subito di volere assaggiare le sue pietanze, primo e secondo, il tutto per i famosi 150 euro.

Lei tentenna un po’, guarda l’orologio e mi dice – ce la facciamo per le 12,00, visto che ho un appuntamento.

Tra me e me penso che ho avuto la sfiga di incontrare una che lavora davvero con l’agenda e la rispetta pure, ma fatti i debiti calcoli (erano da poco passate le 11) dico che si, sicuramente ci stiamo dentro, visto la prima fast.

Lei a quel punto accetta e riceve da me i soldini.

Guarda caso avevo si un verde, ma non avevo altro che 3 pezzi da venti. Così le ho dato in mano 160 euro (devo dire che questa a volte me la preparo, dopo avere fissato il prezzo lasciargli anche la mancia anticipata le rende più solidali).

Lei guarda i soldi e si allontana. Giunta sulla porta mi dice – devo portarti i 10 di resto? –

Vai!!! Era quello che ci voleva. Una vera professionista, con un livello di etica e di moralità superiore alla media. Continuavamo ad andare benone.
- Stai scherzando spero, tienili pure – le rispohdo io con un sorriso beffardo...

(continua)

giovedì 2 agosto 2007

Il ritorno in Via del Fante (seconda parte)

Paletta che figa!

Questa è l'esclamazione che ho fatto quando mi sono trovato al cospetto di questa ragazza.

Il fisico non ha tradito le mie aspettative anche se, devo essere sincero, quando mi sono messo in tasca il numero telefonico della tipa, non speravo nemmeno lontanamente di trovarmi di fronte un soggetto del genere.

L'appartamento è esattamente quello dove qualche settimana prima avevo incontrato Valentina.

L'unica differenza è rappresentata dal fatto che questa volta l'aria condizionata non funziona e la refrigerazione dell'alcova è lasciata ad un ventilatore a treppiede.

Un po' scarsino per dire il vero.

Se telefonicamente l'impressione è stata di una straniera dotata di una buona dialettica, di persona mi sono immediatamente dovuto ricredere. Viviana ha un vocabolario estremamente limitato e conosce, in pratica, solo quelle quattro parole che le consentono di ricevere il cliente e di metterlo a suo agio.

Fortunatamente non sono andato lì per fare conversazione e in quel momento ero più attratto da altre cose piuttosto che dalle sue discussioni.

Ci accordiamo per una performace tranquilla, anal escluso, per centocinquanta rosole di campagna.

Lei ritira il corrispettivo e mi indica sorridendo, la direzione che devo tenere se voglio andare in bagno a darmi una rinfrescatina.

Oddio, non che quell'appartamento sia la Reggia di Caserta, ma se non altro si è dimostrata gentile e disponibile nei miei confronti.

Mi avvicino al lavabo e slacciando i pantaloni, estraggo la serpe per poi darle una lavata di testa.

Nel mentre butto l'occhio nello specchio che riflette il contenuto della camera. La vedo in piedi che prima si slaccia il reggiseno e successivamente si sfila gli slip.

Non vi nascondo che a quella vista, ho dato una bella massaggiata al fratello che si stava vigorendo molto rapidamente.

Mi giro e la trovo in mia attesa, distesa su di un fianco sul letto.

Noto subito e ne avrò riconferma accarezzandola, che è perfettamente depilata, comprese le parti intime dove le piccole labbra sono a fatica contenute dalle grandi.

In dieci secondi netti, mi spoglio appogiando il mio vestiario sulla immancabile sedia di fianco al letto che funge da attaccapanni.

Resto nudo ad eccezione delle mutande che, come ho spiegato in più di una occasione, mi piace farmi sfilare.

Questa volta il panterone sono io e così a gattoni mi avvicino a lei.

Restiamo lì un paio di minuti durante i quali mi massaggia il petto e mi studia attentamente facendo scivolare lo sguardo su tutto il corpo ed infine soffermandosi sul mio basso ventre.

Vedendolo gonfio, si avvicina e mi infila le dita di entrambe le mani negli slip per aiutarmi a toglierli.

Non appena viene superato l'ingombro, il pirellone, quasi animato da vita propria, fa un paio di sobbalzi, creando l'immancabile gridolino di stupore della ragazza: Wow!

Prendendomelo in mano, tenta di spiegarmi che il rapporto orale potrebbe essere difficoltoso.

A gesti cerco di motivarla dicendole che sì, ce l'avrebbe fatta.

E così è stato.

Ha incominciato un bellissimo bocchino, salivoso al punto giusto, forse un po' in difficoltà all'inizio per paura di raschiarmi con i denti, ma una volta presa confidenza, ha iniziato a pompare di gusto emettendo mugolii che aumentavano esponenzialmente il mio grado di eccitazione.

Siamo andati avanti così per qualche minuto che a me sinceramente, è sembrato un'eternità.

Nel momento in cui ho iniziato a sentire che il ragazzo si stava irrigidendo oltremodo nella preparazione all'orgasmo, mi sono alzato in piedi e mi sono messo di fronte a lei che invece era in ginocchio sul letto.

Una mano a sostenersi, l'altra intenta alla masturbazione e con la bocca un bel pompaggio stile film porno. Io tenevo una mano sul fianco e con l'altra le imponevo il ritmo accarezzandole la nuca.

Ogni tanto si fermava e allargava al massimo la bocca, usando la lingua mi accarezzava tutto il cappellone, guardandomi dritto negli occhi.

Stavo iniziando a pensare che potevo dominare la situazione quando sento arrivare prepotente l'orgasmo.

Lei si prepara continuando solo a massaggiarmi e durante la copiosa spruzzata, si è indirizzata il getto sul petto con una mano mentre con l'altra si spalmava addosso il mio seme bollente.

Resto fermo così con la testa indietro, a farmi stillare l'ultima goccia. Poi le sorrido e vengo ricambiato da uno sguardo indagatore sul mio stato fisico.

Le faccio il segno dell'ok, che è andato tutto bene e mi reco in bagno a dare una pulitina al mio fratello e a prepararlo per il secondo round.

Una volta ritornato, ci mettiamo sdraiati sul letto e cerchiamo di fare un po' di conversazione.

Mentre lei cerca di farmi capire qualcosa, l'amico al piano di sotto, ricomincia a reclamare il suo pasto. Lei lo vede, mi sorride e ricomincia l'opera che aveva interrotto pochi minuti prima.

Una volta in tiro, le chiedo di essere gommato e appena pronto mi si mette cavalcioni sopra.

Da questo punto in avanti, è Viviana a condurre il gioco, solo per il suo godimento personale.

Non faccio fatica a penetrarla fino alla mia base dell'asta, perchè ha provveduto anzitempo a lubrificarsi abbondantemente.

Adesso è lei che ansima su di me incalzando il ritmo sempre di più.

E' con gli occhi chiusi e le nostre bocche si sfiorano.

Sento il suo respiro.

Ogni tanto mi guarda e si mordicchia il labbro inferiore.

Le piace proprio cavalcarmi.

Porta la sua mano sinistra dietro la schiena e dapprima mi massaggia lo scroto, poi inizia ad allargarsi le chiappe per consentirmi di penetrarla più in profondità.

Abbiamo raggiunto una bella sintonia tanto che quando decido di prenderla a pecorina, sembra quasi intuire le mie intenzioni e non appena mi muovo, si pone a quanttro zampe.

Anche questa volta, la penetrazione è agevole tanto più che al lubrificante si sono aggiunti i suoi abbandanti umori vaginali.

E' uno spettacolo.

Questo culetto rotondo, perfetto che ballonzola sotto i miei colpi.

Il buco del culo quasi si allarga da quanto la ragazza tenta di rilassarsi per permettermi di penetrarla al meglio.

Con una mano poi, si masturba da sotto mentre tiene la testa chiusa nell'incavo dell'altro braccio.

Ansima sempre di più e con lei io che in prossimità dell'orgasmo, aumento il ritmo.

Poi finalmente vengo.

Anzi sono sicuro che siamo venuti insieme.

Rimango ancora lì qualche istante a godermi il marasma chimico che mi si diffonde rapidamente per tutto il corpo, quasi scuotendolo.

Viviana, ancora con il fiato corto, si gira su un fianco, mi guarda e mi sorride dicendomi che era ok.

Mi ricordo ancora quei suoi occhi lacrimosi che mi guardavano soddisfatto: chi ha visto una mucca dopo la monta, mi può capire.

Infine la domanda è questa: chi sarà la prossima in Via del Fante?